Spinello
M'illumino di microbit
Un mini-robot ispirato alle opere di Spinello Aretino
(...che vi pensavate? 😁)
STEAM in TINKERING - sull'efficacia delle metodologie didattiche di tipo laboratoriale non ci spenderemo più del necessario (cioè affatto) dato che sono fondate sul coinvolgimento attivo (e consapevole) degli studenti all'interno di un ambiente informale, immersivo, stimolante e inclusivo con l'obiettivo di realizzare un artefatto originale e creativo.
Nella nostra proposta un minirobot, assemblato con materiali di risulta, viene collegato ad un motore a vibrazione (che diverranno due con l'aggiunta in itinere di una "coda vibrante") che trasporta la prima micro:bit che, rilevando le differenze di luminosità ambientale trasmesse dalla micro:bit "gemella", scrive il nome o le opere dell'artista (Spinello Aretino).
Target - Attività interdisciplinare in continuità tra diversi ordini di scuola: Infanzia, Primaria, Secondaria I grado.
Il Team: Avella Barbara, Crepaldi Mauro, Fiorentino Maria Ausilia, Giannoccaro Maria Grazia, Girolamo Antonella, Menale Margherita, Vitale Carla... e due intrusi (Mauro Sabella e Andrea Cantini)
Esplorazione materiali disponibili
Ideazione del robot
Fasi di programmazione delle schede Micro:bit
Comunicazione via radio tra due schede con rilevamento della luminosità ambientale e risposta condizionata che richiama ad opere realizzate dall’artista Spinello Aretino.
Fasi di costruzione del robot semovente
Assemblaggio delle parti "fisiche" e "digitali" del prodotto finito
Esempio di trasmissione radio tra le 2 Micro:bit
Prova del risultato finale
Punti di forza dell'Indoor:
· favorisce l'apprendimento cooperativo;
· potenzia le capacità di problem solving;
· agevola un setting d’aula fluido e connesso;
· sviluppa le competenze sociali e trasversali;
· facilita la co-costruzione di un clima relazionale positivo e produttivo;
· incoraggia scelte inclusive.
Punti di debolezza dell'Indoor:
· complessità degli elementi da tenere in considerazione:
· estrema variabilità delle condizioni in cui l'insegnante opera;
· la collaborazione non nasce spontaneamente.
Outdoor Education on Arezzo
Dejavu: ovvero la sensazione di aver già visto un luogo pur non essendoci mai stati prima, è quanto potreste provare se avete avuto modo di “bearvi” della visione del film di Benigni qui girato.
Passando dalla Postierla di Pozzoli (una porta secondaria delle antiche mura cittadine) si entra in un 1300 di sovrapposte ed aggiuntive costruzioni in blocchi di arenaria gialla e grigia, arte sacra, negozi antiquari, laboratori orefici, e Costanti ingressi vietati agli ebrei ed ai cani.
Quando incontri una gigantesca “Stella Cometa”, gli anelli tintinnano per la Principessa nel Duomo del decapezzato S. Donato, ospitante spoglie di corpi papali e spogliati altari.
Si scende a scapicollo verso la “Piazza Grande” guidati dagli effluvi delle moderne bancarelle natalizie d’oltralpe ripercorrendo la dirupata corsa in bici di Guido e famiglia sul selciato calpestìo da Guido (Monaco) e Piero (Della Francesca), da Francesco (Petrarca) e Giorgio (Vasari), ormai semplici compagni di viaggio.
Sotto gli stemmi del Palazzo della Provincia, rifugio dalla pioggia, si riconoscono intrecci familiari e di potere orgogliosamente esposti agli sguardi di noi passanti del tempo, in uno spazio eternizzato dalla pellicola cinematografica.
Gioca con noi
L’Outdoor Education offre agli studenti innumerevoli vantaggi sotto vari punti di vista:
educativo e pedagogico: l’osservazione della natura favorisce la comprensione dell’interdipendenza tra sistemi ecologici e del rispetto della natura.
psicologico: imparando a misurarsi con l’inatteso e l’imprevedibile, si potenzia il senso di efficacia e di consapevolezza di sé.
sociale e inclusivo: fare esperienze nuove e cooperative, permette di scoprire nuovi compagni di avventura. I rapporti di amicizia si rinsaldano e quelli con i nuovi diventano più profondi.
fisico: essi fanno esercizio fisico, si muovono, corrono, si ossigenano. Camminare, correre, arrampicarsi, saltare, evitare ostacoli, sono attività che allenano la forza muscolare e favoriscono le abilità grosso-motorie e fino-motorie.
organizzativo: l’O.E si collega a un’idea di scuola aperta, connessa a un territorio considerato «contenuto» e «ambiente di apprendimento». Le attività sono progettate all’interno del curricolo come estensione di ciò che avviene ‘dentro l’aula’ (Indoor) si basano sull’esperienza diretta, su metodologie laboratoriali e prevedono il coinvolgimento attivo degli studenti.
inserire la foto del vostro gruppo nell'intestazione
titolo dell'UDA
metodologia utilizzata
target e componenti del gruppo
Step delle varie metodologie con testo , immagine, video etc
upload degli artefatti aperti
punti di forza e di debolezza della didattica indoor