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LEARNING BY DOING
(Galilei in action!)
Galileo Galilei "Padre" del metodo sperimentale
La grandezza di Galileo Galilei (fisico, filosofo, matematico) è riassunta nella seguente frase:
«La mathematica è l'alfabeto in cui Dio ha scritto l'Universo».
Il metodo sperimentale utilizzato per gli esperimenti di scienze nella scuola è progettato per introdurre gli studenti e le studentesse ai concetti scientifici in modo pratico ed educativo.
Ecco una descrizione generica del metodo sperimentale:
Osservazione e Identificazione del Problema:
Gli studenti e le studentesse iniziano osservando il loro ambiente e individuando un fenomeno interessante che vogliono capire meglio. Ad esempio, possono chiedersi cosa accade quando mescolano determinate sostanze o cosa succede a un oggetto quando viene strofinato contro un panno di lana.
Formulazione dell'ipotesi:
Gli studenti e le studentesse fanno ipotesi basate sulle loro conoscenze e intuizioni. Ad esempio, se stanno esplorando cosa accade quando si mescolano aceto e bicarbonato di sodio, potrebbero ipotizzare che ci sarà una reazione chimica.
Progettazione dell'Esperimento:
Gli studenti e le studentesse progettano un semplice esperimento per testare la loro ipotesi. Definiscono le variabili indipendenti e dipendenti e stabiliscono come misurare e registrare i risultati.
Raccolta di Dati:
Gli studenti conducono l'esperimento, registrando accuratamente i dati. Possono utilizzare disegni, tabelle o grafici semplici per rappresentare le loro osservazioni.
Analisi dei Dati:
Gli studenti e le studentesse esaminano i dati raccolti per vedere se confermano o confutano la loro ipotesi. Possono anche cercare di identificare eventuali schemi o tendenze nei risultati.
Conclusione e Comunicazione:
Gli studenti e le studentesse traggono conclusioni basate sui risultati dell'esperimento. Hanno l'opportunità di discutere delle loro scoperte con le loro e i loro compagni di classe e di presentare i risultati in modo creativo, ad esempio attraverso disegni, poster o brevi storytelling.
Riflessione:
Gli studenti e le studentesse riflettono sull'intero processo sperimentale. Discutono di ciò che hanno imparato, delle sfide incontrate e di come potrebbero migliorare futuri esperimenti.
È importante notare che gli esperimenti devono essere sicuri per le studentesse e gli studenti e supervisionati da un insegnante.
L'approccio dovrebbe essere incentrato sull'esplorazione e sull'apprendimento divertente, incoraggiando la curiosità scientifica.
"Elettrizzante Coca-Cola”
Materiali necessari
Palloncino
Panno di lana o maglia di lana
Lattina di Coca-Cola vuota
Tavolo o superficie piana
Procedura
Preparazione della lana: strofina il palloncino su una maglia di lana o direttamente contro i capelli per caricarlo elettricamente. Assicurati di sfregare il palloncino su diverse parti della lana per massimizzare la carica elettrostatica.
Caricamento del palloncino: Una volta caricato, tieni il palloncino sopra la lattina di Coca-Cola senza toccarla.
Osservazione della forza elettrostatica: Noterai che il palloncino carico attirerà la lattina di Coca-Cola senza toccarla direttamente. Questo è dovuto alla forza elettrostatica generata dalla carica accumulata sul palloncino, che influisce sulla lattina.
Movimento della lattina: Se il palloncino è sufficientemente carico e la lattina è leggera, potrai persino vedere la lattina muoversi o oscillare leggermente in risposta alla forza elettrostatica.
Spiegazione
Questo fenomeno è il risultato dell'attrazione elettrostatica. Quando strofini il palloncino sulla lana, esso acquisisce una carica elettrica negativa. La lattina di Coca-Cola, essendo conduttiva, viene attratta dalla carica negativa del palloncino.
COME CREARE UN GAS
Materiali necessari
Palloncino
Bicarbonato di sodio
Aceto
Una bottiglia di plastica vuota (preferibilmente di dimensioni piccole o medie)
Procedura
Prepara tutti i materiali e le precauzioni per avere un ambiente sicuro per eseguire l'esperimento.
Riempi il palloncino con uno o due cucchiaini di bicarbonato di sodio. Puoi farlo aiutandoti con un imbuto o con l'aiuto di un piccolo cartoncino arrotolato come un imbuto.
Fai attenzione a non far fuoriuscire il bicarbonato durante questa fase e lega il palloncino per evitare che il bicarbonato fuoriesca.
Riempi la bottiglia di plastica con aceto fino a circa un terzo o un quarto della sua capacità.
Allarga l'apertura del palloncino sopra l'apertura della bottiglia senza far cadere il bicarbonato all'interno.
Una volta che il palloncino è attaccato saldamente alla bottiglia, solleva il palloncino in modo che il bicarbonato cada nella bottiglia.
Osserva cosa succede! Il bicarbonato di sodio reagirà con l'aceto producendo anidride carbonica, un gas.
Il gas prodotto si espanderà, facendo gonfiare il palloncino sulla parte superiore della bottiglia.
LA COMBUSTIONE CONSUMA OSSIGENO
Materiale utilizzato:
piattino
acqua
candela
bicchiere di vetro
Procedura:
In un piattino con l’acqua viene posta una candela accesa
La candela accesa viene coperta con un bicchiere capovolto.
Quando la candela si spegne l’acqua comincia a bollire perchè l’ossigeno viene consumato creando una depressione e l’effetto sottovuoto.
La combustione consuma ossigeno.
ELETTROLISI DELL'ACQUA
Materiale utilizzato:
Bicchiere di plastica
Acqua
Bicarbonato di sodio
Due puntine di metallo
Una pila da 9 Wolt
Procedimento
Infilare le puntine di metallo sul fondo del bicchiere con le punte rivolte verso l'interno.
Versare acqua e bicarbonato nel bicchiere e mescolare fino a far diventare l'acqua trasparente.
Avvicinare la pila sul fondo del bicchiere dall'esterno con i due poli in corrispondenza delle puntine.
L'acqua subisce l'elettrolisi di idrogeno e ossigeno. In corrispondenza delle puntine si vedono due colonne di bollicine salire verso l'alto: sono l'idrogeno e l'ossigeno.
Attività interdisciplinare destinata alle classi quinte della scuola primaria e alle classi prime della scuola secondaria di primo grado anche in un'ottica di continuità.
Punti di forza dell'Indoor:
· favorisce e potenzia l'apprendimento cooperativo
· incrementa le capacità di problem solving
· favorisce un setting d’aula fluido e connesso
· contribuisce a sviluppare competenze sociali e trasversali
· facilita l'instaurazione di un clima relazionale positivo e produttivo.
Punti di debolezza dell'Indoor:
· difficoltà di concentrazione
· comprendere nell'immediato la consegna
· difficoltà nel collaborare per la non conoscenza del gruppo.
Roberto Benigni ha scelto la sua città natale come set di uno dei film più belli ed emozionanti.
Tra salite, vicoli e piazze abbiamo scoperto i luoghi principali di scene memorabili.
La prima sosta è stata fatta sotto la famosa finestra dove abita Maria... abbiamo provato più volte a squarciagola a richiedere la chiave ma nulla di fatto!
Davanti alle Logge del Vasari, nei pressi di Piazza Grande; si svolgono esilaranti scene tra simpatici personaggi che animano l'inizio del film, nonché l'incontro di Guido e Dora.
Piazza Grande fa anche da cornice alla divertente scena della discesa in bicicletta di guido, Dora e Giosué.
Durante la nostra visita in piazza c'erano i mercatini tirolesi!
Principale luogo di culto di Arezzo, si affaccia su piazza del Duomo di fronte al Palazzo Vescovile.
In questa splendida cattedrale Dora e Guido convolano a nozze!
Il Palazzo dei Priori, utilizzato come sede del Comune, risale alla prima metà del Trecento.
Nel Municipio di Arezzo, in Via Garibaldi, il protagonista si reca per richiedere la licenza di aprire una libreria ma purtroppo le cose si mettono male a causa di un vaso che sciaguratamente colpisce la testa del capo ufficio!
Nella piazza antistante l'auto di Guido si ferma mentre è insieme a Dora.
Storico locale che risale agli inizi dell'Ottocento, dove al caffé si miscelavano affari e politica ma non solo: in questo Caffé Guido e Giosué si nascondono dai nazisti.
Punti di forza dell'Outdoor
Sviluppa le competenze sociali
Agevola l'apprendimento attivo
Consente la connessione con gli ambienti naturali
Riduce lo stress e migliora il benessere fisico e mentale
Punti di debolezza dell'Outdoor:
Difficoltà di gestione dei tempi
Presenza di barriere architettoniche
Condizionamenti legati alle situazioni meteorologiche