Orientarsi significa leggere il paesaggio, non semplicemente sapere dov’è il Nord, ma comprendere le relazioni tra spazio, luce, natura e tempo. Guardandoci intorno con attenzione possiamo scoprire che tutto, nella natura e nelle costruzioni umane, parla un linguaggio che ci aiuta a capire dove siamo e come ci muoviamo.
Un albero, per esempio, cresce con il muschio più fitto sul lato nord; l’ombra di un bastone cambia direzione seguendo il Sole; le parabole e i pannelli solari sui tetti puntano quasi sempre verso sud. Persino le ombre degli edifici, la direzione del vento, o la posizione della Stella Polare nel cielo, offrono indizi preziosi.
Imparare a osservare e interpretare questi segnali è un esercizio scientifico: non si tratta di intuizioni casuali, ma di dati che la realtà ci offre continuamente, se sappiamo raccoglierli e confrontarli.
Ogni segno – un’ombra, una foglia, una luce, un suono – può essere letto come una traccia che, come uno scienziato sul campo, ci permette di formulare ipotesi, verificarle e comprendere meglio l’ambiente.
Educare all’orientamento significa educare allo sguardo consapevole: insegnare a guardare con curiosità, metodo e rispetto per il mondo che ci circonda. È un modo per scoprire che la scienza non è fatta solo di laboratori e strumenti, ma anche di occhi attenti e mente aperta.
La nostra atmosfera è suddivisa in diverse fasce, ognuna con caratteristiche uniche, misurate in chilometri dalla superficie terrestre:
Lasciando l'atmosfera, incontriamo le regioni in cui i satelliti artificiali vengono posizionati per svolgere le loro funzioni.
Altitudine: Circa 35.786 Km dalla superficie terrestre.
Caratteristica: I satelliti in quest'orbita si muovono alla stessa velocità di rotazione della Terra, apparendo così fermi rispetto a un punto fisso sulla superficie. Questo è cruciale per i satelliti TV, di comunicazione e meteorologici, che possono essere puntati con antenne fisse.
Altitudine: A partire da circa 36.000 Km (almeno 300 Km sopra la GEO).
Caratteristica: È una regione orbitale più elevata in cui i satelliti geostazionari, giunti al termine della loro vita operativa, vengono spostati utilizzando le loro ultime riserve di carburante. Lo scopo è liberare l'orbita GEO da detriti spaziali e satelliti non funzionanti, prevenendo potenziali collisioni con i satelliti attivi. Come ogni orbita, i satelliti qui continuano a muoversi intorno alla Terra.
Superate le orbite dei satelliti, il nostro sguardo si estende verso il nostro satellite naturale:
Distanza Media: Circa 384.400 Km dalla Terra.
Ruolo: È il corpo celeste più vicino a noi, motore delle maree e obiettivo costante dell'esplorazione spaziale. La sua distanza è di gran lunga superiore a qualsiasi orbita terrestre artificiale.
Questo viaggio in altitudine ci mostra la complessità e l'ordine dello spazio intorno a noi, dal sottile velo dell'aria che respiriamo all'immensità che ospita la tecnologia moderna e il nostro vicino cosmico.
Il sito “sen.com” propone uno streaming in tempo reale della Terra e dello spazio grazie a telecamere posizionate in orbita – ad esempio sulla International Space Station (ISS). sen.com+2informitv.com+2
L’obiettivo dichiarato è rendere accessibili a tutti immagini e video spaziali in altissima definizione, per informare, educare e ispirare. about.sen.com+1
Educativo: può essere un supporto per attività in classe o progetti di scienze, geografia, tecnologia, perché mostra la Terra vista dallo spazio.
Ispirazionale: vedere il nostro pianeta e lo spazio in streaming aiuta a sviluppare consapevolezza ambientale e spaziale.
Accessibilità: propone contenuti normalmente riservati agli esperti spaziali al grande pubblico.
Google Earth Voyager è una funzione integrata in Google Earth che trasforma l’esplorazione del pianeta in un’esperienza narrativa, immersiva e interattiva.
Non si tratta di una semplice mappa, ma di un vero e proprio viaggio virtuale tra natura, scienza, cultura e storia, realizzato in collaborazione con partner come NASA, BBC Earth, UNESCO, National Geographic e Jane Goodall Institute.
Attraverso tour guidati multimediali, Voyager permette di:
esplorare luoghi iconici del pianeta con viste satellitari e immagini a 360°;
seguire storie interattive su temi ambientali, culturali e scientifici;
osservare il cambiamento del territorio nel tempo (deforestazione, espansione urbana, clima);
scoprire la biodiversità del pianeta con mappe e dati in tempo reale;
vivere esperienze didattiche che stimolano curiosità, empatia e consapevolezza globale.
Per gli insegnanti e gli studenti, Voyager è uno strumento straordinario per l’apprendimento esperienziale.
Consente di integrare geografia, storia, scienze e Agenda 2030 in attività esplorative:
analisi dei cambiamenti climatici e ambientali;
percorsi tematici sull’energia, l’acqua, le migrazioni, la sostenibilità;
laboratori interdisciplinari dove gli studenti diventano “esploratori digitali”.
Voyager è disponibile direttamente nell’app Google Earth, sia da browser (earth.google.com/web) che su tablet e smartphone.
Una volta aperto Google Earth, basta cliccare sull’icona della bussola con il timone (Voyager) in basso a sinistra per accedere a centinaia di viaggi virtuali curati da esperti di tutto il mondo.
Quando parliamo di satelliti, spesso sentiamo nominare due “zone” o orbite molto diverse: LEO e GEO.
Sono entrambe “strade” invisibili intorno alla Terra su cui i satelliti viaggiano, ma a quote molto diverse e con funzioni differenti.
Quota media: da 200 a 2.000 km sopra la Terra
Velocità: circa 27.000 km/h
Periodo orbitale: 90–120 minuti (fa un giro completo intorno alla Terra in circa 1 ora e mezza!)
A cosa serve:
È la zona dove orbitano la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), molti satelliti scientifici e di osservazione ambientale.
Serve per fare foto dettagliate del pianeta, monitorare il clima, gli oceani, la deforestazione e anche per esperimenti di microgravità.
Curiosità:
Un astronauta sulla ISS vede 16 albe e 16 tramonti al giorno, perché la stazione completa 16 orbite ogni 24 ore!
Quota media: circa 35.786 km sopra la Terra
Velocità: sincronizzata con la rotazione terrestre
Cosa significa?
Un satellite in GEO ruota alla stessa velocità della Terra, quindi dal nostro punto di vista resta fermo sopra un punto preciso dell’Equatore.
Per questo motivo è perfetta per:
Telecomunicazioni (TV, internet satellitare, telefonia)
Previsioni meteo (satelliti meteorologici come Meteosat)
Trasmissioni GPS e dati globali
Curiosità:
Le antenne paraboliche sui tetti puntano verso Sud (nell’emisfero nord) proprio per “guardare” i satelliti geostazionari!
Capacità nominale: fino a 7 astronauti in assetto standard. In passato la permanenza tipica era 6; oggi la configurazione operativa più comune è 7, con picchi temporanei più alti solo durante i cambi equipaggio. Wikipedia+1
Nota attuale: a causa di vincoli di programma, la NASA ha indicato possibili periodi con 6 persone totali (3 statunitensi/partner + 3 russi) in alcune missioni future, ma la capacità progettuale resta 7. Houston Chronicle
(Le altitudini variano leggermente per manovre/orbita; valori indicativi.)
ISS (Internazionale) — ~400–420 km (LEO, orbita bassa).
Visibilità: oggetto molto luminoso visibile a occhio nudo poco dopo il tramonto o poco prima dell’alba, quando è al Sole mentre il cielo sotto è scuro. Controlla orari per la tua città su NASA Spot the Station. Wikipedia+1
Tiangong (Cina) — ~340–450 km (LEO; oggi ~390 km). Equipaggio tipico: 3, massimo 6 (durante i cambi).
Visibilità: come l’ISS, passaggi brevi in fasce crepuscolari; consulta servizi di tracciamento satelliti (es. Heavens-Above). Wikipedia+1
Mir (URSS/Russia, 1986–2001, storica) — ~350–375 km (LEO). Equipaggio tipico: 3.
Visibilità: visibile come un punto luminoso in movimento ai suoi tempi; oggi non esiste più (rientrata nel 2001). Wikipedia
Skylab (USA, 1973–1979, storica) — ~435–442 km (LEO; quota indicata in miglia nell’origine). Equipaggio: 3 per missione.
Visibilità: non più osservabile (rientro nel 1979). Wikipedia
Le stazioni in LEO (ISS, Tiangong) si vedono a occhio nudo come punti bianchi luminosi, senza lampeggi né scie, che attraversano il cielo in pochi minuti. Il momento migliore è entro 1–2 ore dopo il tramonto o prima dell’alba. Per orari precisi nella tua città usa:
NASA Spot the Station (per ISS). NASA
Servizi di tracking (es. Heavens-Above) per molteplici satelliti.